Come prevenire la trasmissione del virus West Nile

Il vademecum con i consigli dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 Friuli Occidentale

Come prevenire la trasmissione del virus West Nile

Già dalle prime settimane del mese di agosto 2018 il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria 5, a seguito dell’incremento dei casi di persone affette dalla Febbre West Nile ha costituito un gruppo di intervento integrato per la sorveglianza e la prevenzione delle  arbovirosi.
Nella giornata del 24 Agosto ha proposto ai Comuni del territorio di competenza l’adozione di un’ordinanza per prevenire la diffusione del virus West Nile (WNV) trasmesso dalla zanzara Culex pipiens, a seguito della notifica di 6 casi confermati autoctoni residenti nel territorio provinciale.

L’ordinanza sindacale si rende necessaria per invitare la popolazione residente ad assumere comportamenti ed interventi atti al contenimento della diffusione degli insetti portatori di arbovirosi.
A tal fine si invitano i Sindaci ad adottarla e a darne la massima diffusione, mediante, affissioni in luoghi pubblici, nei pubblici esercizi, nel sito internet del comune, e/o con i mezzi che vengano ritenuti  più opportuni.
Si chiede inoltre  che l’ordinanza sindacale venga inviata anche ad alcune attività imprenditoriali particolarmente coinvolte quali: gommisti, centri di raccolta e trattamento rifiuti, cantieri edili attivi o dismessi, aziende agricole e simili.

L’Ordinanza richiama le misure di prevenzione da attuare in tempi rapidi sul territorio di competenza comunale indicando la necessità di:

  • non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni ove possa raccogliersi l’acqua piovana, ivi compresi copertoni, pneumatici usati, bottiglie, sottovasi  e simili, collocati nei cortili e nei terrazzi delle abitazioni;
  • procedere, nel caso di oggetti che si trovano in proprietà privata, alla loro accurata pulizia e alla chiusura ermetica con teli impermeabili o con coperchi in modo da evitare accumuli di acque stagnanti a seguito di piogge;
  • svuotare, almeno ogni cinque giorni, contenitori di uso comune, come secchi, ciotole per l’acqua degli animali, sottovasi, annaffiatoi, ecc.;
  • eliminare pneumatici usati e contenitori inutili come barattoli, lattine, ecc., affinché non si accumuli acqua e si eviti la formazione di ristagni;
  • coprire accuratamente con zanzariere o con teli, tutti i contenitori inamovibili  quali ad esempio vasche, bidoni serbatoi per l’irrigazione di giardini e orti;
  • prevedere, nel caso di fontane ornamentali o di laghetti artificiali, l’eventualità di introduzione di pesci che si nutrono di larve di zanzare (come ad esempio pesci rossi, gambusie ecc.);
  • trattare periodicamente l’acqua nei tombini e nelle caditoie, presenti in giardini e cortili delle aree private, con specifici prodotti larvicidi (generalmente disponibili nelle agrarie e nelle farmacie) oppure avvalendosi di Imprese di disinfestazione autorizzate;
  • tenere sgombri i cortili e le aree aperte, da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere provvedendo al regolare sfalcio dell’erba;
  • prosciugare, in ogni luogo, le acque stagnanti che sono causa di insalubrità;

Nell’ordinanza si richiamano altre misure di prevenzione e in particolare si ordina:

  • alle Aziende agricole e zootecniche e a chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo di provvedere a mantenere in stato di perfetta efficienza  tutti gli impianti e i depositi idrici utilizzati, compresi quelli sparsi nella campagna;
  • ai Consorzi e agli Enti  che gestiscono comprensori e ai proprietari degli edifici destinati ad abitazione e ad altri usi di curare il perfetto stato di efficienza di tutti gli impianti idrici esistenti nei fabbricati e nei locali annessi, allo scopo di evitare raccolte scoperte, anche temporanee, di acqua stagnante e procedere autonomamente  con disinfestazioni periodiche degli eventuali  focolai larvali; particolare cura dovrà aversi affinché nei lavatoi, nelle fontane dei cortili e delle terrazze, nelle vasche ed in qualsiasi altro manufatto si eviti il ristagno dell’acqua;
  • ai responsabili dei cantieri fissi e mobili di provvedere agli stessi obblighi sopra riportati per quanto riguarda le raccolte d’acqua temporanee (fosse di sterro, vasconi, ecc.);
  • ai soggetti pubblici e privati gestori di corsi d’acqua, scarpate ferroviarie e autostradali, cigli stradali, di curare la manutenzione dei corsi d’acqua, fossati, rivi e scolatoi onde evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse; di mantenere le aree libere da rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolte stagnanti d’acqua; di eliminare le eventuali sterpaglie;
  • a tutti i conduttori di orti e di appezzamenti di terreno, di privilegiare l’annaffiatura diretta o con contenitore, da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso;  di sistemare tutti i contenitori e altri materiali (teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia; di chiudere con coperchio a tenuta o con rete zanzariera fissata e ben tesa gli eventuali serbatoi d’acqua;
  • a tutti i proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di recupero dei rifiuti e vivai, di adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, quali ad esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire raccolte d’acqua in pieghe ed avvallamenti. Qualora non siano applicabili tali provvedimenti, si dovrà provvedere a trattamenti di disinfestazione periodici dei potenziali focolai larvali;
  • a tutti coloro che per fini commerciali o ad altro titolo possiedano o detengano, anche temporaneamente, copertoni di auto o assimilabili, di attenersi ai comportamenti sopra riportati ed inoltre di provvedere a propria cura a:
  • eliminare, correttamente, pneumatici fuori uso e comunque non più utilizzabili;
  • disporre a piramide gli pneumatici con periodo di stoccaggio superiore a 15 giorni dopo averli svuotati da eventuale acqua e ricoprirli con telo impermeabile o con altro idoneo sistema tale da impedire qualsiasi raccolta di acqua piovana;
  • procedere alla disinfestazione in proprio, dei depositi di pneumatici privi di copertura nel periodo compreso tra il 1 marzo fino al 30 novembre a intervalli massimi di dieci giorni, utilizzando appositi insetticidi (sono suggeriti quelli a base di piretroidi) acquistabili presso le rivendite specializzate oppure rivolgendosi a ditte terze specializzate nella disinfestazione

Il Dipartimento di Prevenzione  ha fornito contemporaneamente ai Medici di Medicina Generale operanti nel territorio una adeguata informazione sui casi manifestatisi nel territorio visto il loro importante ruolo di primi rilevatori dello stato di salute della popolazione. Nel contempo è stato fornito del materiale informativo da divulgare  nei singoli ambulatori.

Ogni ulteriore informazione e chiarimento alla popolazione è assicurato dai professionisti del Dipartimento di Prevenzione, attraverso i numeri di telefono riportati sull’ordinanza sindacale.

L’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale , coordinandosi con le singole amministrazioni comunali, si riserva di attuare dei trattamenti di disinfestazione delle aree pubbliche e private  per contrastare la diffusione degli insetti adulti vettori della malattia.

Il territorio di Pordenone in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico  Sperimentale delle Venezie continuerà ad essere sorvegliato attraverso il monitoraggio degli animali serbatoio dell’infezione (alcuni uccelli selvatici) e la cattura e l’analisi delle zanzare adulte.

Si ricorda più in generale  che per ridurre il rischio di trasmissione di WNV la misura preventiva più efficace è quella di evitare la puntura di zanzare. A tal fine può essere necessario adottare le Principali misure di Prevenzione.

  • all’aperto, dal crepuscolo in poi, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi);
  • all’aperto, utilizzare con moderazione repellenti cutanei per uso topico; è necessario, comunque, attenersi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti repellenti(*), non utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee in presenza di lesioni e porre particolare attenzione al loro impiego sui bambini e donne in gravidanza e in allattamento;
  • alloggiare in stanze dotate di impianto di condizionamento d’aria o, in mancanza di questo, dotarsi di zanzariere alle finestre ed alle porte d’ingresso, avendo cura di controllare che queste siano integre, a maglie fitte e ben chiuse;
  • nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, utilizzare spray a base di piretro o altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici, aerando bene i locali prima di soggiornarvi.

(*) I repellenti di comprovata efficacia sono quelli che contengono i seguenti principi attivi:
dietiltuoamide (DEET), lcaridina (KBR3023), etilbutilacetilaminopropionato (IR3535)e Paramatandiolo (PMD o Citrodiol)

Fonte: ilFriuli.it

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