Medicina, raddoppiano le borse di studio

La Regione Fvg sostiene i corsisti di medicina generale

Medicina, raddoppiano le borse di studio

Una delle più grandi sconfitte per uno Stato è quella di esser costretto a richiamare nel sistema sanitario i medici pensionati e vedere allo stesso tempo i giovani laureati emigrare all’estero. Per questo motivo, con l’auspicio che il governo centrale provveda a modificare quelle procedure che ingessano il turnover dei professionisti nel servizio pubblico, la Regione ha provveduto a raddoppiare le borse di studio per i corsisti di medicina generale.

Questo quanto affermato oggi a Monfalcone dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, in occasione dell’avvio del corso di formazione specifica in Medicina generale del Ceformed (Centro regionale di formazione per l’area delle cure primarie).

Definendo la situazione italiana in ordine all’abilitazione alla professione medica uno spaccato delle contraddizioni prodotte dalle distorsioni della Pubblica amministrazione, l’esponente dell’Esecutivo regionale ha sottolineato come ci sia stata nel passato un’incapacità di capire in anticipo quelle che sarebbero state le criticità future. Lo dimostra il fatto che il modello organizzativo attuale della sanità regionale risponda a una società di vent’anni fa e quindi significativamente diversa da quella di oggi.

Il limite è quello determinato da un paese, come spiegato dalla Regione, che ha pensato, e pensa, troppo a gestire e meno a governare, quando per programmare il futuro bisognerebbe agire in maniera contraria.

Nello specifico, sul fronte dell’accesso alla professione medica e alla luce della richiesta di nuovi medici nel servizio pubblico, la Regione ha ribadito che, nel caso in cui le università non riusciranno a raccogliere un adeguato numero di borse di studio per poter formare i giovani alla professione, l’Amministrazione continuerà a lavorare affinché ci sia una più robusta offerta formativa attraverso la scuola del Centro regionale.

Fonte: ilFriuli.it

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