Il Focus Uro-Oncologico, il 23 novembre all’Hotel La di Moret a Udine, sarà dedicata proprio a questa neoplasia
Il tumore della prostata è in Italia la prima neoplasia nei maschi con 39.000 nuovi casi, di cui 7.580 (8%) letali. Rappresenta un tipico esempio d’integrazione terapeutica tra l’urologo, radioterapista e oncologo. Grazie ai continui progressi medici, tale malattia, un tempo considerata passibile di pochi trattamenti terapeutici, attualmente si avvale di consolidate terapie che vanno sempre più aumentando.
I progressi non si limitano solo alla disponibilità di nuovi farmaci. Nuove indicazioni chirurgiche e radioterapiche, una migliore gestione della terapia e delle sue tossicità, una più accurata selezione del paziente e il suo management fin dall’esordio della malattia, rappresentano elementi altrettanto importanti nella cura globale. Data la complessità di questo scenario, è importante per gli specialisti imparino a confrontarsi per ottenere migliori risultati in una continua collaborazione.
La nuova edizione di Focus Uro-Oncologico, arrivata ormai alla IV edizione, che si terrà il 23 novembre nella Sala convegni dell’Hotel La di Moret a Udine quest’anno si focalizza proprio sul “tumore della prostata”. In uno scenario sempre più affollato di incontri/convegni sulla neoplasia prostatica che spesso si concentrano su un ipotesi terapeutiche ancora da dimostrare e in fase di sperimentazione tutto da dimostrare, questa edizione si prefigge di valutare in maniera concreta le strategie diagnostiche e terapeutiche innovative di cui disporremo a breve.
Con la colonna sonora affidata alcune canzoni del grande Lucio Dalla, sono previste relazioni snelle e mirate che si concentreranno sui progressi nei vari campi di terapia tralasciando volutamente il passato consolidato e un futuro tutto ancora in sperimentazione, che saranno a disposizione a breve nella pratica comune ne “L’anno che verrà” appunto. “Attenti al lupo“ esplora il ruolo di BRCA e biomarcatori nei potenziali cambiamenti della strategia terapeutica. “Tu non mi basti mai“ valuterà in concreto cosa dovrà o potrà cambiare nella stadiazione della malattia.
Ci occuperemo della malattia all’esordio con “Balla, balla, ballerino” in cui chirurgo e radioterapista torneranno a confrontarsi sulla strategia della malattia localizzata. Le opzioni terapeutiche nella malattia ormonosensibile o resistente alla castrazione saranno esplorate nella sessione ”Telefonami tra 20 anni” e “Com’è profondo il mare“.
Infine sulle note di “Caruso” parleremo di Qualità della Vita e aspetti psicologici del paziente. Come sempre il Format prevede infine uno spazio dedicato all’aggiornamento 2019 delle Neoplasie uro-oncologiche non oggetto dell’attuale convegno.
Come sempre il convegno frutto della collaborazione dell’Oncologia Medica A e Radioterapia del CRO di Aviano e del Dipartimento di Oncologia di Udine in un’ottica multidisciplinare prevede la presenza dei principali esperti del Nord- Est.
Fonte: ilFriuli.com
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