Serve più attenzione alle case di riposo

Il punto sull’emergenza in Fvg in III Commissione. Riccardi risponde ai consiglieri regionali

Serve più attenzione alle case di riposo

“Questa è un’emergenza che non ha un profilo statico, è una macchina in movimento che produce effetti continui. Anche con il Governo nazionale la discussione è stata franca sui problemi da affrontare: noi abbiamo avanzato ipotesi, alcune sono state accettate, su altre ci è stata lasciata libertà di azione. C’è una dialettica aperta”.Ha concluso così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, il suo intervento in videoconferenza nella III Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega), convocata con urgenza sulla base della richiesta avanzata dai consiglieri del Pd, Mariagrazia Santoro, Nicola Conficoni e Roberto Cosolini, e dagli altri consiglieri di opposizione per una corretta informazione su quanto le istituzioni stiano facendo in un momento di emergenza sanitaria senza precedenti come quella determinata dall’epidemia Covid-19.

Molti gli aspetti portati sul tavolo relativi alla gestione emergenziale, con particolare attenzione alla realtà della popolazione anziana e delle Case di riposo, ma anche riguardo la disponibilità di dispositivi di protezione, l’esecuzione dei tamponi, i servizi per la salute negli altri settori sanitari non connessi all’epidemia, l’avvio della cosiddetta Fase 2 e le istanze del mondo del lavoro: tutti da affrontare – l’auspicio emerso dagli interventi – in uno spirito di reciproca collaborazione, considerando che un vero bilancio sarà possibile quando tutti i dati nazionali e locali saranno allineati.

Domande anche di dettaglio, alle quali “i consiglieri riceveranno puntuali risposte scritte”, ha assicurato Riccardi, che dagli intervenuti ha raccolto anche unanime ringraziamento per l’impegno e il lavoro svolto; gratitudine rivolta all’intero staff regionale che sta lavorando assiduamente e a tutti gli operatori e volontari che si stanno spendendo con dedizione negli ospedali, nelle strutture e sul territorio, dando prova di efficienza non ordinaria.

A sottolinearlo per prima è stata Santoro (Pd) che, evidenziando l’opportunità di ulteriori sessioni di lavoro della Commissione su questa emergenza, ha posto i temi inerenti la medicina territoriale, le modalità di coinvolgimento dei medici di base e l’attività ambulatoriale, citando anche l’opportunità di una rimodulazione della normativa sulla salute alla luce della inevitabile convivenza con il Coronavirus cui ci dovremo abituare. “Ci sarà bisogno di ascoltare anche altre voci – ha detto – comprese quella dei lavoratori delle Case di riposo”.

Da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) la raccomandazione a rivolgere l’attenzione a una serie di attività non direttamente connesse al Covid-19, con riferimento al mondo del lavoro che va tutelato “per evitare di fare un deserto”, invitando in proposito a un monitoraggio attento e chiedendo quali prospettive ci siano per i contratti a chiamata, ma anche indicando il ruolo propositivo che la Regione può svolgere in forza della sua autonomia.

Sulla possibilità di ipotizzare la ripresa delle visite da parte dei parenti agli anziani ricoverati nelle case di riposo si è soffermato Antonio Lippolis (Lega,) mentre Conficoni (Pd) ha chiesto chiarimenti e dati circa l’esecuzione dei tamponi, anche alla luce delle scelte operate nel vicino Veneto, auspicando un focus specifico sull’argomento, informandosi anche sul modello di assistenza nelle Case di riposo con o senza ospiti positivi al Coronavirus e sugli aspetti aspetti gestionali che riguardano i disabili e i servizi alle loro famiglie: situazioni, ha rilevato, che più l’emergenza si prolunga più si aggravano e pertanto vanno monitorate attentamente.

Non numeri relativi alle Case di riposo ma l’ordine delle priorità è quanto ha chiesto Cosolini (Pd) in una regione come il Fvg non grave ma con focolai significativi. “È importante indicare cosa serve fare e cosa no, come ad esempio la sanificazione delle strade” ha detto, sottolineando l’importanza di lavorare alla normalizazione dei servizi (come esami radiografici e specialisti) legati ad altri ambiti della salute.

I pentastellati Cristian Sergo e Andrea Ussai si sono soffermati sul funzionamento della catena di comando e sulla stima dei fabbisogni riferiti all’insieme delle strutture (ospedali, case di riposo), ponendo anche l’attenzione sul controllo circa il rispetto delle indicazioni da parte delle aziende che riapriranno l’attività. In particolare, Ussai, plaudendo il fatto che i tamponi saranno estesi agli operatori sanitari, ha chiesto una comparazione con le altre regioni in merito agli indicatori sui casi osservati e chiarimento sull’impegno degli operatori in reparti Covid e non Covid.

Ospedali Covid e non è stato l’argomento trattato da Walter Zalukar del Gruppo Misto, facendo riferimento alla situazione di Trieste e considerando rischiosa una tale scelta per il nosocomio di Cattinara. Dal consigliere anche la considerazione che il problema delle Case di riposo andasse affrontato prima.

Simona Liguori (Cittadini), ricordando anche le richieste del capogruppo Centis inerenti i ragazzi frequentanti La Nostra Famiglia, ha posto l’accento sulla presa in carico territoriale e domiciliare delle persone positive e sulle procedure relative la quarantena dei loro familiari.

Dell’esigenza di un monitoraggio alla base delle strategie per affrontare la fase 2 ha infine parlato Mara Piccin (Forza Italia), infine da Alfondo Singh (Lega) è giunto un rinnovato ringraziamento a quanti nelle istituzioni e sul campo stanno lavorando.

Fonte: ilFriuli.it

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