Vivere Insieme come ha già riferito in precedenza, ritiene che anche se complicato adempiere alla nostra missione, ora più che mai dobbiamo rimboccarci le maniche e stare vicino alle persone che si rivolgono a noi in cerca di aiuto. Ciascuno di noi sa come fare: basta una telefonata, basta chiedere se c’è bisogno di aiuto… Purtroppo penso possa aumentare tra molte persone il senso di solitudine e di disagio, facciamo sentire loro la nostra presenza. Forse ci vorrà del tempo a risollevarsi. La nostra Comunità lo potrà fare bene ed in fretta se riusciremo a mantenere caldo il fuoco della solidarietà. È questo il compito più imcdpegnativo che con coraggio e forza dobbiamo portare avanti. E l’invito al contatto, in forme diverse, quelle necessarie, per questo continuiamo a sentirci, a rimanere in contatto tra noi. In questi momenti la sana creatività che ci contraddistingue può trovare nuove forme per azioni positive ed efficaci; insieme, troveremo altre modalità organizzative per essere sempre utili ai cittadini in difficoltà. Stiamo sereni e guardiamo avanti con fiducia. Che fare allora? Molti di noi mi hanno riferito che manterranno aperti i propri uffici, altri che non se la sentono, lavoreranno da casa. Qualcuno mi ha detto che non intende dare accesso al pubblico per di evitare contagiarsi, altri che vedono tale misura troppo limitante e prenderanno le precauzioni del caso. Seguiamo le indicazioni Ministeriali che ci indicano di stare a casa al solo scopo di evitare assembramenti di persone in luoghi troppo affollati dove non si possa mantenere una distanza di sicurezza.Teniamo gli uffici delle nostre sedi comunque in collegamento con alle famiglie assistite e i vari collaboratori che ci lavorano.
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